Coro amatoriale dilettantistico, nato oltre 150 anni fa come coro parrocchiale, inizialmente solo maschile, grazie all’aggregazione spontanea di un gruppo di parrocchiani accomunati dall’amore per la musica e il canto corale. La storia dell’esordio, del resto, si ritrova similmente in quella di decine di altri cori in regione.
L’associazione dei cantori si è mantenuta viva e vivace negli anni, senza interruzioni, anche grazie al sostegno dei diversi parroci che si sono succeduti nella conduzione della Parrocchia di Pasian di Prato e che hanno sempre orgogliosamente appoggiato la loro “Cantorìa”. Nei documenti storici della Parrocchia, come di alcune Parrocchie limitrofe, ci sono testimonianze precise della presenza e attività del Coro già verso la metà del 1800. Ma soprattutto, molti coristi di oggi possono affermare con orgoglio di conservare e perpetuare la tradizione corale dei loro nonni e bisnonni. Nel 1988 la “Cantorìa di Pasian” si è data il nome di “Coro S. Cecilia di Pasian di Prato” e si è costituita in
associazione.
Il repertorio tradizionale è misto, con prevalenza della musica sacra, adatta all’accompagnamento delle varie celebrazioni liturgiche. Oltre agli autori classici, è dato ampio spazio ai più prestigiosi autori friulani, come G.B. Candotti, J. Tomadini, L. Perosi, A. Perosa, O. Rosso, e ai canti sacri e mariani in lingua friulana.
Con cadenza almeno annuale il Coro effettua una trasferta fuori regione, anche per far conoscere gli autori friulani e la loro musica anche fuori regione. Negli anni si sono effettuate esecuzioni in prestigiose Basiliche e Santuari ad Assisi, Roma, Firenze, Bologna, Venezia, Mantova, Brescia, Treviso, Vicenza.
Un altro settore importante del repertorio comprende la musica profana popolare: le cosiddette “villotte” in lingua friulana. Sempre nell’ambito profano, poi, riveste un ruolo di rilievo la musica classica, quella delle più famose arie d’opera per coro: repertorio quest’ultimo un po’ tralasciato negli anni dalla “Cantorìa”.
Dal gennaio 2013 la direzione del coro è affidata a Leonardo Lesa, che ha contribuito sia alla diversificazione del repertorio sia alla cura delle voci. All’organo il coro viene accompagnato da Valerio Simonini.